© Camilla Albertini

Napoletana, amante della letteratura e insegnante per passione. Nasco come autrice per caso, iniziando a partecipare a concorsi e pubblicando recensioni e articoli di costume su testate digitali. Raccolgo i favori di un pubblico di lettori, ragion per cui decido di cimentarmi nella stesura di un noir, esordisco con la casa editrice Homo Scrivens in  Il Paradiso non ha un angolo retto, chiaro riferimento all’illuminazione ricevuta. Sempre per Homo Scrivens ho pubblicato Amarga, mio secondo romanzo. È ora in tutte le libreria la terza indagine di Titta Longano, Uno sguardo innocente, edito da Mursia per la collana Giungla Gialla.

Prima di ciò partecipo a una selezione per un corso di dottorato all’Università  di Salamanca e la vinco, così da tre anni lavoro alla stesura di una tesi, il cui tema centrale è sul noir partenopeo post moderno.

La mia vera specialità è il racconto breve, racchiudere in poche pagine un contenuto narrativo, che tocchi qualsiasi genere, ha da sempre stuzzicato le mie abilità di scrittrice.